venerdì 4 dicembre 2015

Festa



Ieri abbiamo festeggiato la giornata mondiale della disabilità nella missione del villaggio di Nfiome assieme ai bambini dell’asilo. Ci siamo presentati con 3 mezzi stracarichi delle nostre dade e dei disabili che sono stati accolti con un canto di benvenuto mentre hanno sfilato a passo di danza chi zoppicando e chi strisciando. Poi hanno ballato cantato e recitato…ma ciò che davvero ha stravolto l’ordine naturale delle cose è che alla fine hanno giocato tutti assieme.
Il significato di questa giornata, qui in Tanzania, è davvero uno stravolgimento culturale: simboleggia il passaggio dall’isolamento all’interno di case, cortili e capanne ad un festeggiamento  nel quale i disabili diventano il centro…anche se solo per qualche ora è la loro e la nostra vittoria. Oggi non c’erano maestri che potevano permettersi di dire”questa scuola non va bene per te”, non c’erano stregoni pronti a segnarli con tagli visibili per tutta la vita, nessuno ha potuto allontanarli per la credenza che dentro portino il demonio…oggi  solo festa per loro.

Ciascun sogno si realizza alla fine;

c’è un sorso per appagare ogni sete,

e un amore per ogni cuore.
Gusatve Flaubert

Mansuri



E’ arrivato al centro un mese fa in stato di denutrizione: due anni e 3 mesi per solamente 5 kg. La madre non riusciva a nutrirlo perché appena il cibo giungeva alla bocca si scatenava un importante riflesso del morso, che ostacolava l’alimentazione. Le nostre dade avevano trovato una modalità non di certo da manuale, ma efficace: il cibo veniva colato in bocca tra i pianti strazianti del bimbo che si sentiva soffocare. Il pasto era vissuto come un evento traumatico, ma grazie a questo metodo il bimbo è cresciuto di 2 chili.
Ilaria e Lucilla, due logopediste volontarie con noi per un mese,  hanno provato ad intraprendere un’altra strada, insegnando alle dade l’utilizzo della siringa come alternativa.  Parallelamente sono stati effettuati esercizi per migliorare il tono facciale, la motilità della lingua e per abituare il bimbo a nuovi sapori, con gli obbiettivi di migliorare la deglutizione e rendere il pasto un momento piacevole.
Ieri, oltre a non aver più le rughe di disapprovazione dalla sua fronte, ha anche accennato un sorriso.

lunedì 30 novembre 2015

Battaglie

Ormai è ufficiale..Dopo anni di lotte abbiamo dichiarato persa la battaglia contro le cuffie di lana e i vestiti di plastica sotto il sole dell'equatore.

Pio



Pio è stato uno dei primi bimbi piccoli arrivati al centro. Aveva due anni, piangeva disperatamente appena vedeva una faccia bianca, ora scrive e studia.
Negli anni sta cambiando l’attenzione delle mamme ed inoltre iniziamo ad essere una realtà conosciuta e rispettata nel teritorio di Iringa, arrivano a noi mamme con bimbi molto piccoli. Le prime volte che provavo a capire la storia di un bambino rimanevo allibita dalle risposte:
- A quanti mesi è nato?
-12
-Quando ha manifestato i primi problemi?
-Era un bimbo normale saltava, correva poi è morto (???), è arrivato lo stregone a fare qualcosa (non specificato) e quando è rinato era cosi”.
In città qualcosa sta cambiando, nei villaggi lo stregone ancora è al vertice del sistema sanitario.

Pio (Agosto 2009) e Pio oggi appena sceso dal daladala (pulmino)







lunedì 23 novembre 2015

domenica 22 novembre 2015

Qui si cresce…tempo di esami!





 È partito indicando faticosamente le lettere su una tastiera di cartone...






...e adesso sta affrontando gli esami di sesta con tutt’altra tecnologia, tra switcher colorati, “Clicker 5” e tastiere speciali.


 


Zawadi, mostrando sempre la sua curiosità e la sua voglia di imparare, grazie all’aiuto di tante persone che passando di qua si sono dedicate a lui, sta a poco a poco raggiungendo il suo sogno di studiare. E un giorno, magari chissà…diventare avvocato per difendere i diritti delle persone disabili.
Intanto aspettiamo di sapere i risultati di tre intensi giorni di esami.
Irene e Paola





Dade speciali

Renata è stata nominata guardiana del centro nuovo: corre barcollando con gli occhi spiritati appena sente arrivare qualcuno per aprire il cancello con le sue manone scordinate..non sapete che fortuna abbiamo...Solitamente i guardiani sono lenti, sfaticati, disattenti e musoni.

Poi la dada Sofi, talmente fondamentale che ne stiamo cercando un’altra simile ora che ci sono due centri…Le altre dade le danno compiti precisi e le caricano in schiena i bimbi che piangono e disturbano in palestra. E' felice nel centro...solo una cosa non riesce a capire: perchè lei viene a lavorare tutti i giorni ma viene pagata solo un giorno al mese?