martedì 29 novembre 2011

il villaggio di Joeli

Sono andata assieme ad un funzionario dei servizi sociali , mia croce senza delizia , a parlare col padre di Joeli , scopo del viaggio era controllare se le affermazioni della madre erano veritiere .
Chilometri di strada sterrata , polvere e come sempre paesaggi grandiosi senza presenza umana , continue telefonate al padre che ci guidava tra sentieri solo intuibili " vedo l'auto..." ed era a chilometri di distanza , probabilmente tutti gli abitanti dei tre villaggi attraversati ora sanno chi siamo e perche' eravamo in viaggio .
La " casa" di Joeli e' di fango , noi siamo stati nella cucina con le tre pietre per terra e abbiamo ascoltato il racconto del padre , l'odissea per trovare chi puo' aiutare il figlio ad andare a scuola , l'elenco dei morti in famiglia . Durante questi incontri io di solito mi sento strana e provo mille sensazioni indescrivibili , prevale su tutte l'empatia per chi ogni giorno deve conquistarsi la vita e il desiderio di ribaltare il mondo , facendo cadere i ricchi e i potenti e innalzando quelli che non esistono per nessuno , nemmeno per l'anagrafe del villaggio .

mercoledì 23 novembre 2011

Viki e l'elettroencefalogramma


Sistemando il computer ho trovato le foto dell'elettroencefalogramma di Viki.
Quest'estate un gruppo di medici e infermieri, ospiti del Cope, ha fatto l'elettroencefalogramma a molti bambini del centro e a Viki a cui abbiamo dovuto dare calmanti per farla stare un po' ferma. Godetevi la foto della Viki , e' il nostro regalo : vi aiutera' a sopportare il grigiore dell'inverno .

lunedì 21 novembre 2011

Joeli

Una mamma da un villaggio lontano , pellegrinaggio in vari posti alla ricerca della medicina che faccia camminare il figlio, si e' presentata al cancello . Joeli compira' sette anno in gennaio , e' sveglio , parla , sogna di diventare dottore ma non cammina e non puo' andare a scuola perche' i maestri non lo vogliono . Che fare ? dov'e' la bacchetta magica della Fata Smemorina? e la lampada di Aladino? basta sognare , mi basterebbero i servizi sociali o persone di cuore . Ho trovato le seconde : Joeli potra' venire al nostro centro dove tenteremo di insegnarli ad usare i treppiedi e andra' a dormire assieme alla sua mamma da Claudio e Mirella , due coniugi bolognesi che , come noi , hanno scelto di venire a vivere qua dopo la pensione .
Speriamo che tutti i tasselli combacino e che inizi una preziosa collaborazione

venerdì 18 novembre 2011

in tribunale

Stamattina siamo andati in tribunale con Viki per la sua adozione . Viki era splendente nella sua "divisa" da brava ragazza tanzaniana , forse un po' anomala per via del dito in bocca e la camminata da paperetta. Il giudice non l'ha degnata di uno sguardo , ha confabulato a voce bassa con l'avvocato per circa mezz'ora , tempo infinito nel quale ho pregato in tutte le poche lingue che conosco , ho pregato che Viki si mettesse ad urlare , poi ho pensato che sarebbe stato peggio , ho pregato di capire il linguaggio forense , ho pregato per una sentenza favorevole , ho pregato che il giudice si degnasse di sorridere al sorriso di Viki , non e' accaduto nulla e siamo stati congedati . Mi sono sentita come si devono sentire quelli che, appena sbarcati da carrette portatrici di morte, vengono portati di fronte a persone sconosciute che parlano , parlano , parlano parole nuove incomprensibili.
Fuori la spiegazione : la richiesta va riscritta citando le nuove leggi che nel frattempo sono uscite e poi nuova udienza . Dirlo la settimana scorsa ( abbiamo avuto un'altra udienza ma senza Viki) forse era troppo semplice .
Non ci faremo abbattere dai tempi della burocrazia tanzaniana , anche noi possiamo imparare ad aspettare , soprattutto se l'obiettivo e' davvero importante .
buona giornata

mercoledì 16 novembre 2011

Ageni

Ageni e' partita , e' andata a Dar dalle zie paterne per trascorrere con loro le vacanze scolastiche, e' partita con Babbu, che stasera' tornera' in Italia, e non si sa chi aiutera' chi durante il viaggio in corriera .
Ho l'ansia dell'abbandono , mille foschi pensieri e paure : la zia non andra' a predere Ageni all'arrivo a Dar , si ammalera' , restera' bloccata in casa , si dimentichera' di noi , non vorra' piu' tornare dagli strani wazungu.
Ora chi cantera' tambureggiando sul tavolo? ora chi mi fara' vedere con occhi africani la vita? Con chi discutero' di scuola, di politica italiana , di geografia e di futuro? Mage e Viki sono le colonne affettuose della casa , Ageni e' le fondamenta razionali , la sfida contro pregiudizi reciproci , il cuore piu' segreto della Nyumba Ali .
Pole pole passeranno i quaranta giorni di vacanza a Dar , i quaranta giorni di deserto

domenica 13 novembre 2011

domenica

domenica , giorno di riposo , calma in casa e fuori , ci si alza un po' piu' tardi e a volte si va a passeggio . Oggi siamo andati a mangiare pollo e patatine in un ristorante africano , volevamo festeggiare anche noi il nuovo risorgimento italiano . Ieri e' passato per Iringa il presidente della Tanzania , citta' bloccata , un corteo lunghissimo di auto con vetri oscurati , camion carichi di poliziotti e tanta gente per la strada ;ovunque chi comanda viene isolato , o si isola, dal resto dell'umanita' , paura che qualche bambino si accorga della nudita' del re?
Mi piacerebbe che chi ha in mano il potere di decidere della vita di tante persone calpestasse come tutti il suolo e si sporcasse le scarpe .
buona domenica a tutti

giovedì 10 novembre 2011

Cris

E' arrivato un altro bambino piccolo ( Cris) paralisi cerebrale , sorriso contagioso , ci siamo stretti un po' per fargli posto. Le storie di questi bambini sono tutte uguali , uguale la sofferenza , uguale la speranza di guarigione rapida e ogni volta la certezza di poter regalare solo affetto ed esercizi .
Cris, forse, potra' diventare come Pio che ora sgambetta col deambulatore , capisce tutto , comunica a gesti e ha imparato a dire poa e moja , due parole che speriamo siano l'inizio del suo vocabolario .
Benvenuto Cris , benvenuta anche la tua mamma, abbandonata da tuo padre che non ti riconosce come figlio , benvenuto nella " casa con le ali"

domenica 6 novembre 2011

pioggia

Assieme a Lara e Andrea , turisti responsabili e solidali , e' arrivata la pioggia , non la pioggerellina che batte argentina , la pioggia-pioggia, secchiate d'acqua che hanno lavato i tetti di lamiera , spolverato gli alberi , creato inizi di voragini sulle strade .
Oggi siamo meteoricamente vicini ma i nostri fiumi non esonderanno .

sabato 5 novembre 2011

il superguardianonotturno

Stanotte , o stamattina fate voi, il cane abbaiava senza sosta , ci siamo svegliati tutti e Lucio, da vero eroe, e' uscito in mutande per vedere cosa stesse accadendo ; nella guardiola nessuna traccia del guardiano . Ha iniziato a girare per il cortile chiamando , eufemismo urlando e' meglio , ha acceso la luce nel gazebo e ha visto il guardiano che russava beato steso su una panca . Il sonno dei guardiani notturni di Iringa e' un mistero , e' un sonno che non ha uguali sulla terra , e' una simulazione efficace di morte , forse e' una morte apparente il cui segreto noi wazungu abbiamo perso nelle corsie degli ipermercati . Con la luce negli occhi e le urla di Lucio, finalmente, il superguardiano si e' svegliato ,affermando con la voce impastata di avere solo gli occhi chiusi . I guardiani sono di una tribu' speciale che ha tutti i sensi comandati dagli occhi: quando si chiudono si chiudono le orecchie e tutto il corpo entra in uno stato vegetativo .
Nelle lunghe sere dell'inverno della mia vita, forse, scrivero' un libro sui guardiani notturni della Nymba Ali

venerdì 4 novembre 2011

Patrik

oggi Patrik , il bimboviki , e' arrivato al centro e si e' messo a saltellare , ad emettere suoni e mi ha persino guardata negli occhi . Grazie a lui continuiamo anche oggi a volare , un po' di traverso , piano ,a quota bassa ma voliamo, Patrik oggi e' stato il nostro motore


giovedì 3 novembre 2011

la dada

Oggi la dada Mpendwa dice " ho bisogno di parlare con voi " Pronti!
e ci comunica che dal 1 dicembre non lavorera' piu' da noi , andra' a Zanzibar . Intanto si e' fatta tutte le vacanze dell'anno , tempo fa ci ha chiesto un prestito da restituire poco a poco e l'ultimo stipendio non sara' sufficiente a saldare il debito , pazienza . Se ne va una presenza che e' stata importante , speriamo che" morto un papa se ne fa un altro" sia vero anche per le cuoche tanzaniane .

martedì 1 novembre 2011

BUROCRAZIA

Oggi l'ispezione da parte dei servizi sociali regionali rappresentati da due funzionari che conosciamo bene, una coppia Gatto-Volpe e in mezzo io , l'asino che si crede una zebra . Ho risposto a 111 domande sul centro e sulla casa famiglia , domande in kiswahilburocratico , domande a volte prive di senso , a volte di difficile comprensione , domande su tutto e su tutti .
" Quanti volontari ?" " due con regolare permesso di soggiorno"
" qui lavorano piu' tanzaniani o piu' stranieri?"
DRIIN campanello d'allarme : dietro l'angolo in palestra ci sono giusto piu' wazungu che africani , due sono ospiti di passaggio, ma altri due sono qua per un mese , come spiego che non lavorano per noi ?
chiedo scusa agli illustri ospiti , corro in cucina , chiamo Babbu e le dico di nascondere gli ospiti "temporanei" . E mentre continua l'interrogatorio gli ospiti vengono sequestrati e chiusi in una stanza in attesa di poter scappare senza essere visti. L'interrogatorio va per le lunghe , io fingo serenita', ma temo di essere denunciata per sequestro di persona : il Gatto e la Volpe non vogliono abbandonare la veranda che domina il cancello e non so che scusa trovare per farli spostare . Tento la carta del nuovo gazebo e della visita ai bambini durante il pranzo per controllare se il cibo e' buono e abbondante , come sempre in Tanzania, la parola cibo apre cuori e menti , la coppia diabolica si sposta e i due sequestrati vengono liberati .
ad ogni giorno la sua pena