venerdì 2 gennaio 2015

Musica, amici, pensieri

" La musica è finita, gli amici se ne vanno, che inutile serata... "
è l' inizio di una canzone della  mia giovinezza, il ritornello mi è  tornato in mente stamattina a conferma che con l'avanzare degli anni la memoria ripesca ricordi sempre più antichi; ( il mio io-razionale mi ricorda che  si chiama vecchiaia , non avanzare degli anni).
Come può  essere inutile una serata con gli amici e con la musica ?
Amici e musica , gioia per le orecchie e per il cuore, anche se a volte la gioia sarebbe più piena a volume basso.
Abbiamo accolto il  2015 nel villaggio di  Mapogoro tra amici vecchi e nuovi, Masai, musica e buon cibo italo-tanzaniano. Le ragazze della  missione ballavano in gruppo  senza sbagliare un passo, i Masai cuocevano  la carne, le donne  italiane  tentavano  balli  con sederi poco abituati a ritmi oscillatori, Mage segnava il tempo con testa e mani e l'insieme era armonioso, sereno, nessun obbligo, nessuna attesa se non quella del rintocco delle campane che avrebbero segnato la fine e l'inizio di un nuovo anno. Viki affascinata dalla musica si è mossa  tra i ballerini con passi sempre meno incerti, per alcune ore è tornata la Viki di un tempo, la Viki/Paperetta che non aveva  bisogno di appoggiarsi a qualcuno, o qualcosa.
E quando la musica è finita e gli amici sono andati a dormire, mi sono sentita dentro: dentro le mie due terre, quella nuova e quella vecchia, dentro l'insieme disorganizzato che chiamiamo umanità, dentro il mio passato e il  mio presente
, dentro una continuità che  sembra discontinua solo perchè non la so guardare con lo sguardo giusto, dentro la vita.
La festa non è finita, altri amici, altra musica segneranno le giornate e duemilaquindici è solo un numero.