martedì 31 maggio 2016

un nuovo progetto

In questi giorni sono molto turbata dall'aver visto gli effetti della crisi economica : tanti, troppi giovani girano per la città con pantaloni stracciati che mostrano,in modo inequivocabile, l'impossibilità di essere aggiustati.
Incontro ovunque  gruppi di questi poveri ragazzi con sguardi tristi e vuoti, non deve essere facile conservare dignità con squarci che,a volte, mostrano ciò che resta della biancheria intima.
Sono davvero preoccupata.
Qualcuno mi ha detto che è la moda, ma sono certa che è una bufala , come può una persona sana di mente  comprare dei pantaloni stracciati? Sono certa,poi, che nel mondo del politicamente corretto sarebbe  impossibile prendere in giro i poveri senza subire  la condanna unanime dei social network.
Sono sicura che questa storia della moda sia una furbata dei politici per nascondere la crisi e continuare a dire che va tutto bene.
Non posso far finta di niente e così ho pensato di far adottare a distanza alcuni ragazzi italiani da alcuni ragazzi tanzaniani .
Il primo che adotterà un ragazzo italiano sarà Pio, costretto dalla paralisi cerebrale a gattonare, si consolerà sapendo che non è il solo con i pantaloni rotti nelle ginocchia, situazione che da sempre lo imbarazza. Sono certa che Pio regalerà volentieri i pantaloni nuovi che la nonna gli ha
finalmente comprato.
Il progetto funzionerà cosi : i ragazzi tanzaniani compreranno al mercato dell'usato di Iringa,  40 jeans usati in ottimo stato e li spediranno in Italia usando i volontari come corrieri.  Mi sembra un bel
modo per aiutare i ragazzi italiani senza tanto clamore spendendo in tutto circa cento euro . A voi cari amici l'arduo compito di individuare i primi quaranta giovani.
Suggerisco di incominciare da quelli che hanno anche problemi di udito ,  li riconoscete dagli apparecchi acustici evidentissimi e dallo sguardo inespressivo di chi non sente cosa gli sta accadendo attorno.
Oltre la miseria anche la sordità!
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Bruna