venerdì 28 marzo 2014

Gli allievi non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere…





Ad Iringa è in atto un vero e proprio incendio:
Continua il corso rivolto alla formazione di insegnanti speciali, a tenerlo sono i nostri insegnanti molto speciali  Francesco, Cristina e Ageni...

 

 La palestra, allestita come un centro congressi, ospita il corso per il personale della Nyumba ali…abbiamo già affrontato molti degli argomenti più ostici ma dobbiamo ancora addentrarci nel grande capitolo DOCUMENTAZIONE: cartelle dei bambini, registro pesi, inventario ausili…sarà un delirio perché la scrittura proprio non fa parte di questa cultura! La settimana prossima tutte le Dade si sposteranno a Pomerini e sarà più incentrata sulla pratica: Role playing e casi clinici con i bambini.


sabato 22 marzo 2014

Formazione continua




Da qualche giorno è tornato Daniele e stiamo preparando il corso di aggiornamento per le Dade di Iringa e Pomerini. Due settimane di corso per crescere ancora, affrontare tutti assieme le criticità riscontrate in questi mesi e per acquisire consapevolezza e autonomia in varie attività (come la scelta degli ausili per i bambini, l’addestramento delle mamme, la compilazione delle cartelle...).
Ci stiamo divertendo molto a cercare strategie e adattamenti transculturali, a semplificare argomenti ostici, a cercare di comprendere cosa davvero può servire in questo preciso momento.
Federica si occuperà della traduzione.
Ecco una foto nella quale Fra Paolo (antropologo di riferimento) ci suggerisce modifiche al fine di rendere la presentazione il più comprensibile possibile!



 Continuano anche gli interventi sul territorio...ecco a voi Melina...



Agaton



Da Gennaio Agaton è stato inserito nell’asilo della missione di Pomerini…Inserimento decisamente più facile rispetto a quello di Vasco per merito dei Frati e della mamma molto presente.
Il pomeriggio Agaton viene comunque al centro…prevalentemente gioca con gli altri bambini, ma con le dade vengono anche svolti esercizi, cammino tra le parallele, Standing e prove di scrittura…oggi abbiam scritto tante P!





lunedì 10 marzo 2014

Ciao Joshua...

Questa notte è morto Joshua...e oggi pomeriggio siamo stati al funerale.
Il contrasto tra le nostre sensazioni e i colori delle stoffe delle donne, il sole, il paesagio, i canti era davvero surrerale...
C'erano tutte le dade e tante mamme dei bambini del centro sono venute e questa è la vera rivoluzione...non sono sole, sono vicine nelle problematiche quotidiane, nelle giornate di festa ma soprattutto nel dolore..
Ciao Joshua mdogo, mdogo cioè piccolo, cosi le nostre dade lo chiamavano per distinguerlo dall'altro Joshua...

sabato 8 marzo 2014

AUGURI alle donne dalle donne



Oggi anche noi festeggiamo le donne, anche se siamo in questo paese dove comandano gli uomini ma lavorano le donne,  anche se qui una donna non è niente senza la protezione di un uomo, anche se qui tutte le colpe ricadono sulle donne… ma proprio per questo festeggiamo la donna e oggi, dopo l’incontro settimanale, abbiamo immaginato come sarebbe..come sarebbe un mondo solo di donne!


Piccola rappresentanza delle donne della Nyumba ali...Mancano le donne impegnate nell'hippoterapia, le donne in vacanza in montagna, dada Maria a casa in maternità e tutte le altre amiche della Nyumba ali (associazione prettamente femminile ma che prevede quote azzurre)


giovedì 6 marzo 2014

MALNUTRIZIONI

Esistono due tipi di malnutrizione: la malnutrizione per eccesso e la malnutrizione per difetto..
Ad eccezione di Viki che necessita di dieta ferrea e tanto esercizio fisico, i tipi di malnutrizione che ci preoccupano sono quelli per difetto.
Molti dei nostri bimbi sono sottopeso e a volte, in seguito ad un periodo di chiusura del centro, tornano in notevole stato di disidratazione e malnutrizione.
Perchè questo?
Normalmente qui in Tanzania, i bambini a tre anni si autodeterminano, non solo la famiglia non si occupa di loro ma sono loro che aiutano prendendo l'acqua e la legna, accudendo i fratellini piccoli... Spesso i bambini con paralisi celebrale infantile hanno bisogno di aiuto per portare il cibo alla bocca, di tanto tempo e pazienza perchè sono lenti a masticare e nella deglutizione; a questo vanno aggiunte problematiche familiari per noi impensabili come l'allontanamento della mamma dalla famiglia perchè ritenuta colpevole delle condizioni del bambino...quindi oltre a non essere autosufficienti in un mondo di bambini già adulti, spesso sono poco accettati e poco amati.
Abbiamo il dubbio che alcuni di loro mangino una volta al giorno dal lunedi al venerdi al centro..
Ecco a voi una foto sul momento della pesa offerta dall'archivio fotografico di Giulia e Irene

E ancora Vasco...

Ieri siamo andati all'incontro richiesto dal preside con i genitori di Vasco...sono venuti solamente il padre e la nonna.
Il preside ha richiesto maggior impegno da parte della famiglia (è l'unico a non avere il maglioncino rosso della divisa, la sacca per i libri,...), sono stati utilizzati toni e parole molto duri. Durante l'incontro è emerso che Vasco era andato da solo a scuola per iscriversi con la baisikeli spinto dagli altri bambini ma non l'avevano accettato perchè non era accompagnato da un adulto. Inoltre abbiamo scoperto che il preside e la maestra sono parenti con la nonna di Vasco..allora mi chiedo...non potevano fare qualcosa loro?dovevamo intervenire noi?oltretutto sembra che siamo arrivati appena in tempo perchè Vasco non ha 8 anni come sostengono lui e la nonna ma sembra averne 13...e il preside ha detto che c è una Legge che non consente l'iscrizione alla Primary School dopo i 13 anni...
Alla fine il padre, che ha avuto lo sguardo assente durante tutto il tempo, si è impegnato a comprare il materiale mancante, noi porteremo Lunedi alla scuola lamiera e travi per sistemare il bagno mentre la scuola si farà carico dei lavori...in quanto Vasco non può continuare ad andare nel bagno con gli altri bambini perchè i bambini fanno la pipì all ingresso e, dovendo lui gattonare, non è proprio il massimo!

martedì 4 marzo 2014

La battaglia per Vasco



Ricordate Vasco, il bambino al quale abbiamo procurato una baisikeli per consentirgli di andare a scuola?
Vasco vive con la nonna, che sostiene di avere difficoltà economiche, i genitori sembrano non interessarsi a lui...ma tutto sommato non si respira aria di abbandono in quanto è contornato da tanti altri bambini, disposti ad aiutarlo con la sua nuova baisikeli.
Però dopo una settimana dall’ inizio della scuola abbiamo scoperto che Vasco non stava  frequentando. Le motivazioni erano molteplici: la nonna sosteneva che a scuola non lo volevano perché disabile, per il preside il problema era che la famiglia non pagava la quota (ma la scuola dovrebbe essere gratuita), la quota sembrava essere una prassi, ma la nonna sostiene di non avere la possibilità di pagare…per gli altri nipoti si, per Vasco no?...forse non vede l’utilità di mandare un bambino disabile a scuola…
Il risultato è stato che Vasco, fino a poco prima entusiasta di incominciare questa nuova avventura con la sua baisikeli, non andava a scuola e trascorreva le giornate lavorando nei campi. Quando siamo andati nel suo villaggio per capire la situazione, Vasco era tutto infangato che zappava da seduto e la baisikeli impolverata chiusa in casa. Era stato inutile procurargliela, far firmare alla nonna un contratto, insegnare agli altri bambini come aiutarlo nella salitina per andare a scuola.
A questo punto abbiamo deciso che Vasco necessitava di una vera e propria battaglia…abbiamo richiesto a diverse autorità di scendere in campo e, non senza poche difficoltà, siamo riusciti ad inserirlo a scuola!
Dopo poche settimane il preside ha richiesto di mandare Vasco in una scuola per disabili (dove?) in quanto la scuola non è attrezzata per bambini con queste problematiche. Vogliamo che Vasco rimanga nella sua realtà, contornato da tutti i bambini delle case attorno, ci faremo carico di eventuali modifiche ambientali (rampe, sedia e banco, sedia per il bagno).
A scuola sembra bene inserito, Vasco sembra non capacitarsi di come sia possibile tutto questo, di poter andare a scuola come tutti i bambini, di avere visite di persone che si preoccupano per lui…