La convivenza con Viki in Italia è ricca di sorprese, di stupore, di serenità e anche di interrogativi. Vinco la mia pigrizia e tento di raccontare cosa sta accadendo.
Il primo giorno italiano è andato via tranquillo, eravamo tutti e tre distrutti dal viaggio e Viki era talmente interessata alle cose nuove da dimenticare quanto le piaccia urlare e fare pernacchie.
Giovedì dopo una notte insonne ( il letto matrimoniale è concepito per due adulti e non per tre ), una colazione all'italiana e un pranzo finalmente senza polenta o riso, siamo andati a trovare il nonno di Viki che si chiama Carlo e che ha 93 anni . La più agitata ero io , loro due si sono guardati e si sono incontrati in un mondo a noi proibito. Il nonno Carlo le ha sorriso e Viki l'ha accarezzato dolcemente senza tentare di strappargli il naso o infilargli le dita negli occhi.
Stamattina analisi del sangue : tre medici per trovare le invisibili vene della paperetta , tre medici preoccupati di farle male, di traumatizzarla, di sopportare urla inconsolabili, Viki tranquilla cercava solo di rubare i braccialetti di une delle dottoresse e di afferrare ciò che le stava attorno.
Dopo quattro fori è saltato fuori un bel capillare che ha riempito quasi tutte le provette, le dottoresse erano sudate, la paperetta era tranquilla e sorridente. Io ho ringraziato e sono uscita dimenticando che eravamo lì anche per le mie analisi! mi hanno rincorso e anch'io ho fatto le analisi.
nella foto Viki col nonno Carlo e il baba Lucio
venerdì 17 ottobre 2014
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2 commenti:
Viki in Italia... Viki che accarezza dolcemente il nonno Carlo... Tutto ciò sembrava impossibile, invece sta accadendo! In bocca al lupo a tutta la famiglia di Viki...
Questa Paperetta ci procura tante sorprese! E come prima cosa la capacità di parlare senza voce scambiando vita con Nonno Carlo.
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