venerdì 18 novembre 2011

in tribunale

Stamattina siamo andati in tribunale con Viki per la sua adozione . Viki era splendente nella sua "divisa" da brava ragazza tanzaniana , forse un po' anomala per via del dito in bocca e la camminata da paperetta. Il giudice non l'ha degnata di uno sguardo , ha confabulato a voce bassa con l'avvocato per circa mezz'ora , tempo infinito nel quale ho pregato in tutte le poche lingue che conosco , ho pregato che Viki si mettesse ad urlare , poi ho pensato che sarebbe stato peggio , ho pregato di capire il linguaggio forense , ho pregato per una sentenza favorevole , ho pregato che il giudice si degnasse di sorridere al sorriso di Viki , non e' accaduto nulla e siamo stati congedati . Mi sono sentita come si devono sentire quelli che, appena sbarcati da carrette portatrici di morte, vengono portati di fronte a persone sconosciute che parlano , parlano , parlano parole nuove incomprensibili.
Fuori la spiegazione : la richiesta va riscritta citando le nuove leggi che nel frattempo sono uscite e poi nuova udienza . Dirlo la settimana scorsa ( abbiamo avuto un'altra udienza ma senza Viki) forse era troppo semplice .
Non ci faremo abbattere dai tempi della burocrazia tanzaniana , anche noi possiamo imparare ad aspettare , soprattutto se l'obiettivo e' davvero importante .
buona giornata

3 commenti:

andres bergamini ha detto...

coraggio bruna!!!!
gerusalemme vi segue con attenzione, affetto e NOSTALGIA!!!

fosco ha detto...

Siete forti e cocciuti e alla fine l'avrete vinta.

fra_mar ha detto...

Si vede che Viki lo sapeva e ha riservato il suo show alla prossima volta. Li incastrerà tutti!