venerdì 28 marzo 2014

Gli allievi non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere…





Ad Iringa è in atto un vero e proprio incendio:
Continua il corso rivolto alla formazione di insegnanti speciali, a tenerlo sono i nostri insegnanti molto speciali  Francesco, Cristina e Ageni...

 

 La palestra, allestita come un centro congressi, ospita il corso per il personale della Nyumba ali…abbiamo già affrontato molti degli argomenti più ostici ma dobbiamo ancora addentrarci nel grande capitolo DOCUMENTAZIONE: cartelle dei bambini, registro pesi, inventario ausili…sarà un delirio perché la scrittura proprio non fa parte di questa cultura! La settimana prossima tutte le Dade si sposteranno a Pomerini e sarà più incentrata sulla pratica: Role playing e casi clinici con i bambini.


3 commenti:

babbo giulia ha detto...

Ci sono i pompieri ad Iringa? da quello che leggo su come state impostando il corso di aggiornamento agli operatori mi sembra stia divampando un vero e proprio incendio:
Il metotodo mi sembra esserci, la collaborazione di frate paolo sulle modalità di comunicazione è la cieliegina ….
per le competenze non ho dubbi, anche perché mi è bastato assistitere alle tesi di laurea di giulia e dany! lo ricorderò per tutta vita,
la dedizione e la gratuità l’ho respirata nell’aria in casa di bruna e lucio in gennaio.
Basterebbero questi ingredienti per tirare fuori l’eccelenza!
Invece c’è ancora di più, c’è il cuore c’è la voglia di contagiare o meglio applicare un incendio che, se divampa, può essere inarrestabile…… penso a quel piromane di gesù e quello che ha combinato un paio di millenni fa!
Buon lavoro a tutti
ehmm, cioè buon incendio a tutti

paola m.m. ha detto...

Quanti incendi così dovrebbero scoppiare ovunque....e quanti pompieri come voi ci vorrebbero! Andate avanti così,a sirene spiegate!!!

D. ha detto...

Intanto è molto bello il titolo che hai dato a questo capitolo,trovo profondo il concetto di accendere il fuoco sacro dell'apprendimento negli allievi piuttosto che riempirli come vasi di nozioni che, mancando come tu ci racconti della cultura scritta, potrebbero andare perse in fretta. Come ho già espresso in un mio precedente commento credo che sia importante lasciare una traccia, lasciare un processo che possa essere ripreso o continuato partendo da quanto state facendo adesso, io non conosco quella realtà ma mi rendo conto seguendo questo blog che tu Giulia stai portando avanti un lavoro profondo che consenta a chi rimane di seguire le impronte che stai lasciando, di apprendere le conoscenze,la capacità di proseguire quanto hai fatto e stai facendo con la collaborazione dei tuoi colleghi che ti si sono via via affiancati in questi mesi, hai individuato le criticità e hai provveduto ad attuare le azioni correttive, hai fatto da terapista e da assistente sociale, ora stai sperimentando le tue capacità di insegnare, progettare, coordinare e condurre un corso che come hai scritto è come un incendio che contagia tutto il personale insegnante , gli allievi , i frati di Pomerini e, leggendo gli altri commenti, anche chi ti segue nel blog. Tra un pò tornerai a casa e credo che porterai con te un pò di quel fuoco di cui parli, fuoco che ti aiuterà a reinserirti in un mondo tanto diverso dove non sempre le capacità vengono premiate, hai dimostrato, se mai ne avessi avuto bisogno, di cosa sei capace, ti auguro che questo tuo lavoro sia una base di partenza e non di arrivo. Concludo con una frase di J.W. Goethe : "il comportamento è uno specchio in cui si rivela la propria immagine". Credo che quello che stai facendo Giulia sia l'evidenza di queste parole.